Non calpestare l’erba vuole sensibilizzare sull’utilizzo delle nuove fonti di energia alternativa. Versando dell’acqua all’interno di un contenitore, questa verrà trasformata in idrogeno tramite una centralina. La corrente elettrica generata da questa trasformazione darà un impulso ad un
computer che farà crescere un albero virtuale. L’elemento principale, l’acqua, diventa una fonte di energia per la pianta virtuale; si trasforma,
diventa un flusso di carica elettrica e poi viene trasformato in dato digitale. Lo spettatore “gioca” con questa macchina, diventa consapevole del funzionamento di una centralina idroelettrica, assiste alla scissione dell’acqua in idrogeno e ossigeno e si rende conto della facilità di utilizzo di questi mezzi che permettono la creazione di energia pulita a impatto zero. L’acqua diventa l’input per far crescere la pianta virtuale innestando in questo modo un controsenso dato che lo stesso elemento è il nemico principale per qualsiasi apparecchio elettronico.
Ulteriore spunto di riflessione suggerito dall’opera è il cortocircuito tra i concetti naturale e artificiale laddove ci si rende conto di come la tecnologia sia ormai da considerarsi parte dell’ambiente naturale dell’uomo.
Mostre dove è stata esposta Non calpestare l’erba:
22.02.13/24.02.13 – Step09 – Fiera d’arte contemporanea , Fabbrica del Vapore, Milano.
11.12.09/20.12.09 – Mostra Collettiva “E-Volution” presso la Fabbrica del Vapore, Milano. A cura di Martina Coletti e Cristina Trivellin.
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